CLAUDIA COSTA
SPECIALE CARNEVALE VENEZIA
CLAUDIA COSTA
LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA ED IL MEDITERRANEO IN BIANCO/NERO
Claudia Costa, 21 anni, nasce a Milazzo, nel cuore del Mediterraneo culla di Cultura, di immagini, suoni e sapori millenari. Tutto questo si condensa però in un approccio alla fotografia ed alla cura dell’immagine proiettata sia verso il Futuro sia con salde radici in un Passato che consente di guardare con Sapienza al Mondo che muta ogni attimo, ogni giorno, un Mondo che sempre cambia nello Spazio/Tempo dove siamo di solo passaggio, oltretutto fugacemente.
La Costa scopre la fotografia a soli 17 anni, durante un viaggio a Londra, quindi in una città molto amata dai giovani e che folgora anche lei stessa, nella sua multietnicità e nella fatasmagorìa dei diversi modi di guardare le cose del mondo. Uno degli argomenti più affascinanti della Capitale londinese è appunto il suo essere un aggiornato caleidoscopio sul melting pot culturale che ne costituisce la sua più intima essenza.
In tal proposito lei afferma: “La mia passione nasce inizialmente dalla necessità di mettere in stand by degli istanti carichi di emozioni cosi da poter prolungare le sensazioni che derivavano da essi e di poterle condividere con chi non era presente”.
Il che sarebbe lo spirito stesso della reportagistica e dell’Arte fotografica (perché di Arte si tratta, in taluni casi). E proprio su questo specifico punto di vista, la Costa riferisce: “Ho trascorso un anno accostandomi a tutti i tipi di fotografia sino a quando non sono partita per l'ennesimo viaggio, questa volta in Spagna, qui ho conosciuto durante una mostra temporanea le opere di Sebastião Salgado che mi hanno colpito molto ed hanno influito molto sulla mia visione della fotografia”.
Si capisce anche perché: uno dei tratti che più colpiscono delle Foto (con la “F” maiuscola) di Salgado è proprio la capacità di perforare da parte dello sguardo dei personaggi ritratti, spesso i reietti del Mondo, i paria, una specie di citazione ai derelitti alla Dickens, di fatto i nuovi schiavi del commercio internazionale, i poveri assoluti (e non relativi), tenuti ai margini della ricchezza alla quale magari contribuiscono in termini di accumulo espropriativo. Questo senso di denuncia di Salgado, intimamente legato alla ricerca estetica del bianco/nero, ha conquistato tutti gli estimatori della Fotografia nell’intero Pianeta ed ha conquistato anche Claudia Costa che, dal momento in cui lo ha conosciuto guardando la bellezza della sua ricerca fotografica, perfettamente stampata su carte semi gloss o perlate oggi ormai poco usate, vista la tendenza tutta commerciale (e poco attenta all’Arte) che vede il declino definitivo del bianco nero a favore del colore ultra/digitalizzato, si è sentita spinta ad avventurarsi nella Fotografia in Bianco/Nero.
Ma si sa, gli Artisti vanno quasi sempre controcorrente. E Claudia possiede entrambi - l’estro artistico e la passione fotografica- in gran copia. E questo spiega anche la sua propensione allo spirito di accusa verso chi potrebbe decidere e non lo fa oppure lo fa con scarsa attenzione ai temi sostanziali del nostro tempo, la Società e l’Ambiente: “Ho realizzato diversi reportage sulle diversità sociali e culturali ed altri di denuncia sul degrado e sulle discriminazioni che avvengono sia in terre straniere che nella nostra”.
Claudia Costa studia progettazione grafica da due anni all’Accademia di Belle Arti di Catania, ha esposto le sue foto e le sue istallazioni durante due diverse manifestazioni di protesta per atti di vandalismo nei confronti delle opere d'arte. Ed in seguito ha partecipato ad eventi ed a manifestazioni culturali sui diversi tipi di arte, sia quelli che vengono riconosciuti, sia quelli che vengono ancora oggi etichettati come puro vandalismo come ad esempio i murales e la Sauth. Art. Più recentemente ha pianificato, disegnato e cooperato alla realizzazione del “Progetto CuBe” un complesso di idee ed esibizioni variamente artistiche, basato sulla condivisione dell'arte, alla quale ha anche partecipato esponendo alcune foto (per ulteriori informazioni (http://www.siciliaorientale.com/it/eventi/progetto-cube) .
La passione per la Fotografia nei suoi molteplici aspetti, ha portato la Costa ad intendere la rappresentazione visuale come un mezzo, ha cominciato a guardare alle cose come lo si può fare attraverso il mezzo fotografico, cioé come “una lente d'ingrandimento sul mondo”. Le due foto che qui presentiamo mettono a confronto la festa di Sant’Agata, che si svolge a Catania dal 3 al 5 febbraio ed il 17 agosto e la Festa delle Mercé che si svolge a Barcellona dal 22 al 24 settembre.
La prima si svolge quindi nella Sicilia Orientale, la seconda nella Spagna Orientale, entrambe le zone geografiche quindi volgono lì dove il Sole nasce, ad Oriente. Ed entrambe si svolgono in un contesto mediterraneo che rimanda a radici comuni profondamente legate ai culti cristiani e cattolici delle popolazioni che lo abitano. Claudia Costa, seguendo l’ascendere del Sole riconnette i due culti e li accomuna nella sua ricerca fotografica. Ne fuoriesce quindi un primo esempio di identificazione fotografica delle bellezze artistiche ma anche degli eventi di natura sociale che aprono una finestra sul modo di convivere le speranze, le aspirazioni, le società così come gli stessi aspetti mistici che si diffondono nel Mare di Cultura e Sapere che ancor oggi è il Mediterraneo.
Articolo di Francesco Tortora
pubblicato anche su http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=9409
Vincitrice
1 Esposizione Nazionale delle arti contemporanee,Premio Cent(r)o 2010
SEZIONE PITTURA E ARTI FIGURATIVE BIDIMENSIONALI
3 Premio Claudia COSTA - Monforte San Giorgio (Messina)
LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA ED IL MEDITERRANEO IN BIANCO/NERO
Claudia Costa, 21 anni, nasce a Milazzo, nel cuore del Mediterraneo culla di Cultura, di immagini, suoni e sapori millenari. Tutto questo si condensa però in un approccio alla fotografia ed alla cura dell’immagine proiettata sia verso il Futuro sia con salde radici in un Passato che consente di guardare con Sapienza al Mondo che muta ogni attimo, ogni giorno, un Mondo che sempre cambia nello Spazio/Tempo dove siamo di solo passaggio, oltretutto fugacemente.
La Costa scopre la fotografia a soli 17 anni, durante un viaggio a Londra, quindi in una città molto amata dai giovani e che folgora anche lei stessa, nella sua multietnicità e nella fatasmagorìa dei diversi modi di guardare le cose del mondo. Uno degli argomenti più affascinanti della Capitale londinese è appunto il suo essere un aggiornato caleidoscopio sul melting pot culturale che ne costituisce la sua più intima essenza.
In tal proposito lei afferma: “La mia passione nasce inizialmente dalla necessità di mettere in stand by degli istanti carichi di emozioni cosi da poter prolungare le sensazioni che derivavano da essi e di poterle condividere con chi non era presente”.
Il che sarebbe lo spirito stesso della reportagistica e dell’Arte fotografica (perché di Arte si tratta, in taluni casi). E proprio su questo specifico punto di vista, la Costa riferisce: “Ho trascorso un anno accostandomi a tutti i tipi di fotografia sino a quando non sono partita per l'ennesimo viaggio, questa volta in Spagna, qui ho conosciuto durante una mostra temporanea le opere di Sebastião Salgado che mi hanno colpito molto ed hanno influito molto sulla mia visione della fotografia”.
Si capisce anche perché: uno dei tratti che più colpiscono delle Foto (con la “F” maiuscola) di Salgado è proprio la capacità di perforare da parte dello sguardo dei personaggi ritratti, spesso i reietti del Mondo, i paria, una specie di citazione ai derelitti alla Dickens, di fatto i nuovi schiavi del commercio internazionale, i poveri assoluti (e non relativi), tenuti ai margini della ricchezza alla quale magari contribuiscono in termini di accumulo espropriativo. Questo senso di denuncia di Salgado, intimamente legato alla ricerca estetica del bianco/nero, ha conquistato tutti gli estimatori della Fotografia nell’intero Pianeta ed ha conquistato anche Claudia Costa che, dal momento in cui lo ha conosciuto guardando la bellezza della sua ricerca fotografica, perfettamente stampata su carte semi gloss o perlate oggi ormai poco usate, vista la tendenza tutta commerciale (e poco attenta all’Arte) che vede il declino definitivo del bianco nero a favore del colore ultra/digitalizzato, si è sentita spinta ad avventurarsi nella Fotografia in Bianco/Nero.
Ma si sa, gli Artisti vanno quasi sempre controcorrente. E Claudia possiede entrambi - l’estro artistico e la passione fotografica- in gran copia. E questo spiega anche la sua propensione allo spirito di accusa verso chi potrebbe decidere e non lo fa oppure lo fa con scarsa attenzione ai temi sostanziali del nostro tempo, la Società e l’Ambiente: “Ho realizzato diversi reportage sulle diversità sociali e culturali ed altri di denuncia sul degrado e sulle discriminazioni che avvengono sia in terre straniere che nella nostra”.
Claudia Costa studia progettazione grafica da due anni all’Accademia di Belle Arti di Catania, ha esposto le sue foto e le sue istallazioni durante due diverse manifestazioni di protesta per atti di vandalismo nei confronti delle opere d'arte. Ed in seguito ha partecipato ad eventi ed a manifestazioni culturali sui diversi tipi di arte, sia quelli che vengono riconosciuti, sia quelli che vengono ancora oggi etichettati come puro vandalismo come ad esempio i murales e la Sauth. Art. Più recentemente ha pianificato, disegnato e cooperato alla realizzazione del “Progetto CuBe” un complesso di idee ed esibizioni variamente artistiche, basato sulla condivisione dell'arte, alla quale ha anche partecipato esponendo alcune foto (per ulteriori informazioni (http://www.siciliaorientale.com/it/eventi/progetto-cube) .
La passione per la Fotografia nei suoi molteplici aspetti, ha portato la Costa ad intendere la rappresentazione visuale come un mezzo, ha cominciato a guardare alle cose come lo si può fare attraverso il mezzo fotografico, cioé come “una lente d'ingrandimento sul mondo”. Le due foto che qui presentiamo mettono a confronto la festa di Sant’Agata, che si svolge a Catania dal 3 al 5 febbraio ed il 17 agosto e la Festa delle Mercé che si svolge a Barcellona dal 22 al 24 settembre.
La prima si svolge quindi nella Sicilia Orientale, la seconda nella Spagna Orientale, entrambe le zone geografiche quindi volgono lì dove il Sole nasce, ad Oriente. Ed entrambe si svolgono in un contesto mediterraneo che rimanda a radici comuni profondamente legate ai culti cristiani e cattolici delle popolazioni che lo abitano. Claudia Costa, seguendo l’ascendere del Sole riconnette i due culti e li accomuna nella sua ricerca fotografica. Ne fuoriesce quindi un primo esempio di identificazione fotografica delle bellezze artistiche ma anche degli eventi di natura sociale che aprono una finestra sul modo di convivere le speranze, le aspirazioni, le società così come gli stessi aspetti mistici che si diffondono nel Mare di Cultura e Sapere che ancor oggi è il Mediterraneo.
Articolo di Francesco Tortora
pubblicato anche su http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=9409
Vincitrice
1 Esposizione Nazionale delle arti contemporanee,Premio Cent(r)o 2010
SEZIONE PITTURA E ARTI FIGURATIVE BIDIMENSIONALI
3 Premio Claudia COSTA - Monforte San Giorgio (Messina)
RASSEGNA STAMPA
Articolo tratto da http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=16701
Altri articoli sull'artista http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=16633
http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=9409
Su Facebook http://www.facebook.com/claudiacostaphotographer?fref=ts
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